Per evitare di ricevere messaggi contenenti spam da moduli (form) presenti sul proprio sito web esistono già diversi metodi preconfezionati come ad esempio gli ottimi sistemi reCAPTCHA di Google nelle versioni “non sono un robot” (reCAPTCHA V2) e Invisible reCAPTCHA, di cui ho già parlato in precedenza.
Entrambi funzionano perfettamente nella maggior parte dei casi ma hanno anche alcuni svantaggi da considerare:
Dopo averci abituato a spuntare l’ormai onnipresente casella “Non sono un robot“, Google ha deciso di fare un altro scatto in avanti introducendo un metodo di verifica totalmente invisibile all’utente e togliendo, a chi si occupa di progettare interfacce, la preoccupazione che l’utente meno avvezzo al web possa non capire il significato di una domanda così particolare.
La seconda buona notizia è che l’implementazione dell’Invisible reCAPTCHA è, se vogliamo, ancora più semplice rispetto alla precedente versione reCAPTCHA V2 della quale mi ero già occupato in precedenza.
Spoiler: integrare la nuova versione del sistema reCAPTCHA messa a punto da Google è semplicissimo e consta di soli tre passaggi.
Prologo: grazie a questo video possiamo vedere come funziona il nuovo sistema proposto da Google, notevolmente più comodo per l’utente – che non deve copiare caratteri illeggibili – e più facile da implementare per i programmatori.
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